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Scontri in Kosovo: USA criticano Pristina

Stati Uniti ed Europa condannano la testardaggine del premier Kurti - I serbi inneggiano a Djokovic

31 maggio 2023, 20:41
20 novembre, 11:09

Keystone

Di: AFP/Reuters/Mgl

La KFOR, la forza di pace a guida NATO in Kosovo (a cui partecipano anche paesi fuori dall’alleanza, come la Svizzera) ha rafforzato i propri effettivi nel nord del Paese con una riserva di circa 700 soldati, dopo le nuove manifestazioni organizzate dalla popolazione locale serba contro l’insediamento di sindaci di etnia abanese. Fino ad ora negli scontri oltre 80 persone sono rimaste ferite, tra cui diversi soldati.

Per la prima volta da anni, gli Stati Uniti - che hanno sostenuto l’indipendenza dell’ex provincia serba – ed alcuni paesi dell’Unione europea, come la Francia, hanno chiaramente puntato il dito contro il governo di Pristina attribuendogli la principale responsabilità per l’accaduto.

Il governo kosovaro si è detto sorpreso dalla “reazione eccessiva” di Washington e dalla minaccia di sanzioni, affermando di lavorare per una soluzione pacifica.

Per il segretario di Stato USA, Anthony Blinken, l’insistenza del premier Albin Kurti nel voler insediare i sindaci ha inutilmente aggravato la situazione e avrà conseguenze sui rapporti bilaterali. Kurti ha agito da solo e contro il parere degli alleati occidentali. Il presidente francese Macron ha deplorato il non rispetto da parte kosovara di un accordo raggiunto tre settimane fa sotto l’egida dell’Unione europea.

I serbi del Kosovo hanno boicottato le elezioni comunali di aprile e questo ha portato - nei comuni del nord dove sono maggioritari - all’elezione di sindaci albanesi con un tasso di partecipazione allo scrutinio del 3,5%. L'insistenza di Pristina nel volerli insediare ha scatenato le proteste.

Centinaia di persone oggi (mercoledì) hanno assediato il palazzo comunale di Zvecan - protetto dai soldati della NATO - sventolando un'enorme bandiera serba e un ritratto di Novak Djokovic, che dopo il primo match al Roland-Garros ha scritto su una telecamera: “il Kosovo è il cuore della Serbia”. Il governo kosovaro ha chiesto sanzioni.