Torna a salire la tensione interetnica in Kosovo tra serbi e albanesi. Le truppe della KFOR, ovvero la forza NATO in Kosovo, sono intervenute a Zvecan, nel nord del paese, per disperdere i dimostranti serbi, che stavano manifestando davanti alla sede del Municipio, per protestare contro l'insediamento del nuovo sindaco di etnia albanese, eletto il 23 aprile scorso.
Non sono mancati momenti di tensione e scontri con diversi feriti sia tra i militari della NATO, che hanno sparato lacrimogeni e bombe assordanti, sia tra i dimostranti, che hanno risposto lanciando sassi, bottiglie e diversi oggetti. Dimostrazioni e tensioni analoghe sono avvenute anche in altri centri tra cui Leposavic e Zubin Potok.
Secondo il comando della Kosovo Force sono circa 25 i feriti del contingente multinazionale, mentre stando a fonti informate i militari feriti sarebbero 41, di cui 11 italiani, colpiti da molotov o altri dispositivi incendiari. Tra i feriti anche un inviato dell'agenzia serba Tanjug, colpito alle gambe da una bomba assordante, ha riferito la stessa agenzia. Un'auto privata è stata data alle fiamme.
A Pristina intanto gli ambasciatori dei Paesi del Quint (USA, Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia) hanno nuovamente incontrato oggi il premier kosovaro Albin Kurti, con la richiesta di evitare l'ingresso dei nuovi sindaci di etnia albanese nelle sedi municipali di Zvecan, Zubin Potok e Leposavic.
Notiziario 20.00 del 29.05.2023
Notiziario 29.05.2023, 20:12
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