Quattro giorni per raccontare il Kosovo. La rassegna cinematografica Kino Kosova, giunta alla sua terza edizione, ha come scopo quello di mostrare alla diaspora kosovara il proprio paese d'origine, come spiega alla RSI il suo direttore, aldilà dei preconcetti ma anche dell'idealizzazione.
"Molti giovani di origine kosovara – racconta il direttore artistico della rassegna, Sabahet Meta -. conoscono il paese perché ci passano le vacanze, incontrando le loro famiglie. Ma anche se il legame è forte, non sempre la conoscenza della realtà lo è. In Kosovo ci sono problemi sociali che vanno affrontati, ed è quello che vogliamo fare con questi film".
I temi affrontati riguardano l'ancora recente guerra degli anni '90, ma anche la violenza domestica e l'emancipazione femminile. Il Kosovo è un paese giovane in tutti i sensi, anche demograficamente. Con lavori di registi emergenti che rispecchiano il desiderio di cambiamento e di nuovo.
"Ci sono - continua il direttore - soprattutto giovani registe kosovare che stanno conoscendo un forte successo a livello internazionale affrontando temi finora poco trattati in Kosovo, e lo fanno raccontando le loro esperienze attraverso i loro film".
Una voglia di conoscenza del paese di origine espressa anche da una ventina di membri dell'associazione degli studenti universitari di lingua albanese di Zurigo, venuti insieme per assistere alle proiezioni di ieri sera.