Una frode, definita "clamorosa" dalla guardia di finanza, è stata scoperta a Siena, dove un enologo ha messo in vendita vino di modesta qualità, spacciandolo per Brunello e Rosso di Montalcino.
Il raggiro, scoperto grazie alla segnalazione del Consorzio locale, ha portato al sequestro di 160'000 litri di vino e di 2'350 contrassegni di Stato. Per l'enologo, che inseriva dati falsi nella banca dati dell'agenzia della Regione (ARTEA) sulle dichiarazioni di produzione delle vendemmie, giacenze contabili e cessioni di vino sfuso, è scattato anche il divieto di dimora a Montalcino (Siena). I suoi conti correnti sono stati sottoposti a sequestro preventivo per 350'000 euro, l'equivalente del profitto di reato.
M.Ang./ATS