Shoigu: "Temiamo bomba sporca ucraina"

Sergej Shoigu, ministro della difesa russo ha espresso preoccupazione per possibili "provocazioni ucraine" con una "bomba sporca", un dispositivo che utilizza esplosivi per spargere scorie radioattive. Non ha l'effetto devastante di un'esplosione nucleare, ma potrebbe esporre vaste aree alla contaminazione radioattiva.

Le autorità russe hanno ripetutamente affermato che l'Ucraina potrebbe far esplodere una bomba sporca in un attacco sotto "falsa bandiera" e incolpare Mosca.

Shoigu ha ripetuto le accuse in telefonate con gli omologhi di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Turchia. Affermazioni seccamente respinte dal fronte occidentale, mentre Kiev le ha bollate come "assurde" e "pericolose". Le autorità ucraine, a loro volta, hanno accusato il Cremlino di aver ordito un simile piano.

Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha respinto con forza le affermazioni di Shoigu, ha messo in guardia Mosca dall'usarle come pretesto per un'escalation e ha osservato che Shoigu, in una telefonata con Wallace, "ha affermato che l'Ucraina stava pianificando azioni facilitate dai Paesi occidentali, incluso il Regno Unito, per inasprire il conflitto in Ucraina".

La minaccia di un attacco nucleare salita a un livello senza precedenti

Il Ministero della Difesa francese ha dichiarato che Shoigu ha detto al suo omologo, Sebastien Lecornu, che la situazione in Ucraina stava rapidamente peggiorando e "tendendo verso un'escalation incontrollabile". La menzione della minaccia di bomba sporca nelle telefonate di Shoigu con le sue controparti sembra indicare che la minaccia di un tale attacco è salita a un livello senza precedenti.

Altrove, le autorità russe hanno riferito che stanno costruendo posizioni difensive nelle aree occupate dell'Ucraina e nelle regioni di confine della Russia, riflettendo il timore che le forze ucraine possano attaccare lungo nuovi tratti della linea del fronte di 1'000 chilometri della guerra, che lunedì entra nel suo nono mese.

Controffensiva ucraina a Kherson

Nelle ultime settimane, l'Ucraina ha concentrato la sua controffensiva soprattutto nella regione di Kherson. Incessanti colpi di artiglieria hanno tagliato i principali passaggi attraverso il fiume Dnipro, che divide in due la regione meridionale, lasciando le truppe russe sulla sponda occidentale a corto di rifornimenti e vulnerabili a un possibile accerchiamento.

Kirill Stremousov, vice capo dell'amministrazione regionale russa di Kherson, ha dichiarato domenica in un'intervista radiofonica che le linee difensive russe "sono state rafforzate e la situazione è rimasta stabile" da quando, sabato, i funzionari locali hanno incoraggiato tutti i residenti della capitale della regione e delle aree vicine a fuggire in traghetto verso la riva orientale del fiume.