Mondo

Siamo 8 miliardi di umani

La Terra supera una nuova tappa demografica - L'ONU: è "nostra responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta"

  • 15 novembre 2022, 09:00
  • 24 giugno 2023, 01:34
Damian, primo nato del 15 novembre a Santo Domingo, rappresenta il contributo del Paese al traguardo tagliato dal pianeta

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Di: AFP/pon 

La popolazione mondiale ha superato martedì alle 9.00 europee la soglia degli 8 miliardi di abitanti, secondo una stima ufficiale delle Nazioni Unite. Si tratta di un passo definito "una importante pietra miliare nello sviluppo umano" e un monito, nel pieno della COP27 , della "nostra responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta".

La conferenza sul clima in corso a Sharm el Sheikh - dove si fatica a raggiungere un risultato e il tempo ormai scarseggia - evidenzia una volta di più le difficoltà a trovare un'intesa fra i Paesi ricchi, responsabili della maggior parte delle emissioni inquinanti, e quelli poveri che invece sono più confrontati alle conseguenze e non hanno i mezzi per farvi fronte. Sono questi ultimi a conoscere il più forte incremento degli abitanti, ma "il nostro impatto sul pianeta è determinato molto di più dai nostri comportamenti che dal nostro numero", come spiega Jennifer Sciubba, ricercatrice del Wilson Center.

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RG 07.00 del 15.11.2022 La corrispondenza di Antonio Piemontese

RSI Info 15.11.2022, 09:12

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Per l'ONU, "questa crescita senza precedenti" della popolazione - nell'Ottocento eravamo meno di un miliardo e nel 1950 si contavano 2,5 miliardi di abitanti - è il risultato di "un graduale aumento della durata della vita grazie ai progressi della sanità pubblica, dell'alimentazione, dell'igiene e della medicina". La speranza di vita alla nascita è arrivata a sfiorare i 73 anni prima della pandemia. Ma la crescita pone sfide importanti ai Paesi più poveri e sempre più popolosi.

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L'India, per esempio, con 1,4 miliardi di abitanti si prepara a superare la Cina nel 2023 e dovrebbe conoscere nei prossimi decenni una vera e propria esplosione della popolazione urbana. Le sue megalopoli, tuttavia, mancano di infrastrutture essenziali. A Mumbai, il 40% vive in costruzioni di fortuna.

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La tendenza sta comunque rallentando da alcuni decenni: ci abbiamo messo 12 anni per passare da 7 a 8 miliardi, ce ne vorranno 15 per toccare i 9 e le Nazioni Unite prevedono che toccheremo un picco di 10,4 miliardi nel 2080, prima di una relativa stagnazione fino a fine secolo. Le cifre globali nascondono però come detto enormi differenze fra i continenti: mentre l'Europa è in crisi demografica - 1,5 figli per donna in media - e due terzi della popolazione vivono in aree dove le fertilità è sotto 2,1 (che equivale alla crescita zero), fino al 2050 la metà della crescita mondiale arriverà da soli otto Paesi: Repubblica democratica del Congo, Egitto, Etiopia, India, Nigeria, Pakistan, Filippine e Tanzania. Nel 2100 le tre più grandi città mondiali, si stima, saranno africane: Kinshasa, Lagos e Dar es Salaam.

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