Tredici agenti della polizia egiziana sono morti sabato nell'attacco sferrato contro un posto di blocco nel Sinai da guerriglieri appartenenti, secondo la successiva rivendicazione, all'organizzazione terroristica Stato islamico, che, da parte sua, ha perso cinque uomini.
Diverge la ricostruzione della dinamica dell'assalto: dal Cairo si sostiene che il sito è stato colpito dal proiettile di un mortaio, mentre i fondamentalisti affermano che dapprima un suicida s'è fatto esplodere con la sua auto e poi i compagni accorsi hanno completato il massacro.
In ogni caso si tratta dell'attentato più sanguinoso da mesi in una regione che è quasi quotidianamente nel mirino degli estremisti.
AFP/dg