Pesanti attacchi aerei hanno respinto nella notte di mercoledì un’offensiva dei gruppi ribelli alla periferia della città siriana di Hama, la cui caduta aumenterebbe la pressione sul presidente Bashar al Assad. I ribelli, una coalizione eterogenea di gruppi armati laici sostenuti dalla Turchia ma dominati dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Cham, hanno compiuto un’avanzata fulminea nell’ultima settimana.
Hanno conquistato Aleppo, la seconda città del Paese, e gran parte della campagna circostante, raggiungendo martedì Hama. L’assalto fulmineo ha costretto l’esercito fedele al leader siriano a riposizionarsi nella regione, dove le linee del fronte della guerra civile seguita alle rivolte della “primavera araba” del 2011 erano state congelate dal 2020.
L’offensiva ha preoccupato gli alleati di Assad, con l’Iran che martedì ha dichiarato che avrebbe preso in considerazione l’invio di forze se gli fosse stato chiesto. La Russia ha dichiarato che “l’aggressione terroristica” contro la Siria deve cessare il prima possibile. Almeno 300 membri delle milizie irachene sostenute dall’Iran sono entrati in Siria domenica notte per aiutare il governo a combattere i ribelli e Teheran si è impegnata a sostenere i vertici di Damasco.
Secondo i media statali e l’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSHR), violenti combattimenti sono scoppiati sulla collina di Zine el Abidine, situata a cinque chilometri a nord-est di Hama e affacciata su una strada principale che conduce alla città.
“Siamo stati costretti a ritirarci sotto i bombardamenti aerei nemici”, ha dichiarato un comandante ribelle della regione. Un’altra fonte ribelle ha detto che la mancata conquista della collina di Zine el-Abidine è stata una battuta d’arresto nell’avanzata degli insorti su Hama. E stando a fonti dei ribelli e dell’esercito, le milizie sostenute dall’Iran hanno contribuito a rafforzare le linee del fronte governativo a Hama, dove le unità dell’esercito regolare si sono raggruppate dopo aver perso Aleppo.
A questa situazione ha contribuito il fatto che i bombardamenti russi e siriani sull’enclave ribelle nord-occidentale si siano intensificati negli ultimi giorni, con attacchi aerei che hanno colpito soprattutto aree residenziali e strutture mediche ad Aleppo e Idlib, secondo quanto riferito da residenti e soccorritori.
In diretta da Beirut
Telegiornale 04.12.2024, 12:30