La Cina ha ordinato la rimozione "dei computer e dei software esteri entro il 2022": lo rende noto lunedì il Financial Times, che dà conto dell'"editto del Governo cinese per spingere gli enti pubblici ad adottare kit nazionali".
La decisione, di fatto, è una risposta al sabotaggio dell'amministrazione guidata da Donald Trump all'uso di tecnologia cinese negli Stati Uniti, tra cui quella di Hawei e colpisce in particolar modo i prodotti HP, Dell e Microsoft.
Le autorità cinesi, nella ricostruzione del quotidiano della City, hanno disposto che tutte le istituzioni pubbliche e gli uffici che fanno capo a Pechino eliminino questi articoli per sostenere le tecnologie sviluppate in patria con un piano graduale, ma serrato, che prevede un primo taglio del 30% entro il 2020, del 50% nel 2021 e del residuo 20% nel 2022.