Militari dei corpi speciali legati all'Intelligence e alla Marina militare di Kiev sono sbarcati giovedì in Crimea nell'ambito di un'operazione a Capo Tarkhankut. Lo ha comunicato il rappresentante della Direzione principale dell'intelligence Andriy Yusov. È la prima volta che soldati ucraini sono in azione in Crimea dal 2014.
L'attacco è avvenuto nello stesso punto della penisola occupata, dove 24 ore fa è stato distrutto un complesso sistema di difesa antiaerea russo S-400. Va rimarcato che le forze ucraine hanno piantato la bandiera ucraina sul suolo della Crimea occupata durante l'operazione.
Non ci sarebbero vittime tra il personale ucraino, mentre ci sono perdite tra i russi, "tanto tra le loro forze come tra i loro mezzi". Allo stesso tempo, ha detto Yusov, l'impegno dei soldati di Kiev sbarcati nella Penisola di Crimea ha permesso di assolvere tutti i compiti assegnati ed i militari hanno poi lasciato l'area, nel rispetto dei piani prestabiliti.
Altri media hanno segnalato che la battaglia tra ucraini e russi ha visto coinvolti velivoli e navi da guerra. I combattimenti sono iniziati alle 5.00 del mattino (le 4.00 ora svizzera) quando sono state udite esplosioni nei pressi dell'insediamento di Mayak a Capo Tarkhankut.
In mattinata proprio il capo dell'Intelligence ucrana, il generale Kyrylo Budanov, ha dichiarato che la liberazione della Crimea occupata "è impossibile senza operazioni militari". "Abbiamo la capacità di colpire ogni parte della Crimea adesso occupata. Possiamo raggiungere il nemico assolutamente in qualsiasi punto", ha affermato Budanov sottolineando che esistono svariate opzioni per la liberazione della penisola annessa, ma che "è impossibile senza operazioni militari e di combattimento".
Notiziario 06.00 del 22.08.2023
RSI Info 22.08.2023, 06:08
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