La sospensione per trenta giorni della reciproca distruzione delle “infrastrutture energetiche”, frutto più maturo della telefonata tra i presidenti Trump e Putin, non ha fermato gli attacchi nel conflitto tra Russia e Ucraina. E i reciproci scambi di accuse.
Le autorità russe hanno riferito mercoledì mattina di un incendio scoppiato in un deposito di petrolio, vicino al villaggio Kavkazskaya, nella regione di Krasnodar, a est del confine con l’Ucraina, in seguito a un attacco da parte di Kiev. A causare le fiamme, ha affermato l’ufficio di coordinamento dei servizi di emergenza, “la caduta di detriti” dai droni abbattuti dalle difese antiaeree, aggiungendo che sono stati dispiegati 105 soccorritori e che al momento non sono state segnalate vittime, ma una trentina di dipendenti è stata evacuata. Su Telegram il canale Shot ha affermato, informazioni che Reuters non è stata in grado di verificare in modo indipendente, che l’impianto colpito è una struttura importante per l’esportazione del petrolio russo attraverso l’oleodotto del Caspian Pipeline Consortium.
In mattinata il ministero della Difesa russo ha accusato l’Ucraina: “È chiaro che si tratta di una nuova provocazione preparata appositamente dal regime di Kiev, per far deragliare le iniziative di pace del presidente degli Stati Uniti”, si legge nella nota.
I droni ucraini abbattuti nella notte sarebbero stati 57, sempre secondo il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass. Gli attacchi sarebbero avvenuti su quattro regioni russe e sul Mar d’Azov.
Droni russi russi hanno invece danneggiato due ospedali, non facendo feriti ma obbligando all’evacuazione degli edifici, hanno annunciato le autorità di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina. Nella stessa regione, un uomo di 29 anni è morto e tre persone sono rimaste ferite nel bombardamento di un condominio nel villaggio di Ugroidy. Un uomo di 60 anni è stato ferito nell’attacco, sempre dal cielo, contro diverse abitazioni nella regione della capitale Kiev, ha riportato nelle prime ore di mercoledì il governatore della regione.
Un attacco con droni ha colpito il sistema elettrico che alimenta le ferrovie nella regione ucraina di Dnipropetrovsk (centro). La notizia, riportata dalla BBC, arriva dalla compagnia ferroviaria statale Ukrzaliznytsy. Parti della ferrovia sono rimaste senza elettricità, ma il traffico non è stato interrotto. Dopo l’arrivo dei soccorritori, Mosca ha lanciato un altro attacco, noto come “doppio tocco”, afferma Ukrzaliznytsya, aggiungendo che non ci sono vittime.
L’esercito di Kiev riferisce che la Russia ha lanciato complessivamente, la scorsa notte, 6 missili e 145 droni.
A commento delle ostilità registrate fin dalla serata di martedì, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha dichiarato che la Russia ha lanciato più di 40 droni contro l’Ucraina nelle ore successive al colloquio tra la Casa Bianca e il Cremlino.
Anche dalla Germania arriva un giudizio critico. “Abbiamo visto che gli attacchi alle infrastrutture civili non sono affatto diminuiti durante la prima notte dopo questa presunta rivoluzionaria e formidabile telefonata”, ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un’intervista televisiva. “Putin sta giocando”, ha detto.
Tregua in Ucraina, l'analisi da Washington
Telegiornale 18.03.2025, 20:00