Dopo la tregua mancata, si intravede uno spiraglio di pace nel conflitto in Ucraina. È infatti prevista per oggi, martedì, una telefonata tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, con il possibile futuro della guerra sul tavolo. Il colloquio si terrà fra le 14 e le 16 (ora svizzera), ha annunciato il Cremlino.
Secondo quanto riportato dal nostro corrispondente negli Stati Uniti, Andrea Vosti, il primo tema di discussione sarà la proposta americana di un cessate il fuoco totale di 30 giorni. “Una tregua concordata e accettata la settimana scorsa dalla delegazione ucraina in Arabia Saudita,” spiega Vosti al Radiogiornale. “Una pausa dei combattimenti per consentire l’apertura di un vero e proprio negoziato a 360 gradi e a lungo termine sul dopoguerra, con gli Stati Uniti nelle vesti di arbitro.”
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha ribadito che “la pace non è mai stata così vicina”. Tuttavia, come sottolinea il nostro corrispondente, “è proprio sulle condizioni del dopoguerra che prevedibilmente ci saranno punti di frizione tra Kiev e Mosca. Il Cremlino, infatti, pone “il veto all’ingresso di Kiev nella NATO e chiede il riconoscimento delle conquiste territoriali”. Kiev, invece, chiede “garanzie di sicurezza militari che Washington in questo momento non sembra intenzionata a fornire”.
Per convincere Putin, Trump metterà sul tavolo alcune delle concessioni che l’Ucraina sarà chiamata a fare: “La cessione di territori, nuovi confini, la gestione della centrale di Zaporizhzhia”, spiega Vosti. Resta aperta anche la questione di una missione di peacekeeping: “Washington è favorevole a inviare truppe per monitorare la pace, ma Mosca si oppone alla presenza di Paesi NATO, anche solo per missioni di pace”.
Infine, Trump punta sulla volontà di Mosca di normalizzare le relazioni con Washington, con la prospettiva di un possibile allentamento delle sanzioni economiche. “Comunque vada, la telefonata sarà solo il primo passo di un percorso complesso,” conclude il giornalista.