L'Argentina continua a seguire col fiato sospeso le ricerche del sottomarino scomparso una settimana fa nelle acque dell'Atlantico, con 44 uomini a bordo. Alle operazioni si sta per aggiungere anche la Russia.
Intanto, il portavoce della Marina di Buenos Aires Enrique Balbi ha parlato di "vibrazioni idro-acustiche" captate da alcune apparecchiature dopo il lancio dell'SOS da parte del sottomarino. Balbi ha però smentito l'ipotesi di un'esplosione all'interno dell'Ara San Juan, come ipotizzato dai media.
Vladimir Putin, da parte sua, offrendo aiuto all'omologo Mauricio Macri ha ricordato che già 17 anni fa dovette affrontare una simile situazione, con la tragedia del sommergibile Kursk; affondato nel Mare di Barents coi suoi 118 membri dell'equipaggio. Anche la Cina ha nel frattempo offerto il proprio sostegno.
ANSA/AlAn