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Stato d’emergenza in Nuova Caledonia

Lo ha decretato il presidente francese Emmanuel Macron a causa dei disordini che hanno nel frattempo causato la morte di cinque persone

  • 16 maggio, 07:28
  • 16 maggio, 11:40

Notiziario delle 3.00 del 16.05.2024: Disordini in Nuova Caledonia

RSI Info 16.05.2024, 07:11

  • Reuters
Di: Reuters/RSI Info

Nelle scorse ore in Nuova Caledonia è scattato lo stato d’emergenza a causa dei disordini che hanno nel frattempo causato la morte di cinque persone. Lo ha decretato il presidente francese Emmanuel Macron, annunciando che resterà in vigore per almeno dodici giorni. In questo modo le autorità hanno ulteriori poteri per vietare gli assembramenti e gli spostamenti sull’isola.

La quinta vittima è un gendarme di 22 anni, colpito da uno sparo partito accidentalmente dall’arma di un collega durante una missione di messa in sicurezza.

Nel territorio francese d’oltremare, sono state arrestate circa 200 persone, e si contano oltre 60 feriti tra le fila delle forze dell’ordine, come ha fatto sapere l’Alto Commissario francese Louis Le Franc in una conferenza stampa televisiva. Le autorità - ha aggiunto - hanno affrontato circa 5’000 manifestanti, in particolare nella capitale Noumea. Le barricate erette dai manifestanti, ha detto ancora Le Franc, stanno inoltre rendendo difficile il rifornimento di cibo e medicinali.

L’ondata di violenze è iniziata in seguito all’approvazione di una riforma da parte dell’Assemblea nazionale francese: si tratta di un testo, non ancora effettivo, che mira a estendere l’elettorato per le elezioni provinciali nell’arcipelago. I sostenitori dell’indipendenza ritengono che ciò potrebbe ridurre il loro peso elettorale e “indebolire ulteriormente la popolazione indigena dei kanak”.

Darmanin: “Ingerenze azere”

Il ministro dell’interno francese Gérald Darmanin ha accusato l’Azerbaigian di ingerenze nella crisi in corso in Nuova Caledonia. Le relazioni fra Parigi e Baku si sono deteriorate dopo l’offensiva azera che ha portato alla riconquista del Nagorno-Karabakh in settembre. L’Azerbaigian accusa la Francia di aver sostenuto gli indipendentisti armeni e a sua volta ha firmato un memorandum di collaborazione con il Congresso di Nuova Caledonia. Nel luglio del 2023, aveva inoltre invitato in visita anche gli indipendentisti di altri territori francesi di oltre mare: Martinica, Guyana e Polinesia, per sostenerne i moti “anticolonialisti”.

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