L'esame del contenuto del cellulare dell'uomo che giovedì nella sede della prefettura di Parigi, dove anche lui lavorava, ha ucciso quattro poliziotti, ma pure alcune testimonianze sulla sua personalità, hanno indotto l'antiterrorismo a prendere le redini dell'inchiesta, in un primo tempo affidate alla giustizia ordinaria.
La stampa francese, intanto, è prodiga di dettagli sull'accaduto. Informa, ad esempio, che a fermare la follia omicida del 45enne da poco più di un anno convertitosi all'Islam, è stato un giovane agente praticante, che ha dimostrato un incredibile sangue freddo malgrado la sua esperienza lavorativa fosse appena iniziata. Il ragazzo, incrociando nel cortile l'assassino che già aveva accoltellato cinque persone ferendone una in modo grave ha svolto il suo compito perfettamente, non omettendo neppure il doppia richiesta di resa prima di aprire il fuoco.