Si conferma la pista del terrorismo dopo l'uccisione dei quattro poliziotti a Parigi avvenuta lo scorso giovedì. "Solo Dio ti giudicherà! Allah Akbar!", era stato il commento della moglie via telefono quando l’assalitore le aveva comunicato l’intenzione di entrare in Prefettura dopo l’acquisto di un coltello con una lama in ceramica di 33 centimetri.
Gli inquirenti, analizzando il suo cellulare, hanno appurato che l'accoltellatore era molto vicino all'Islam già da 10 anni e in contatto con un predicatore salafita già noto ai servizi segreti. L’inchiesta era passata, quindi, all’antiterrorismo che ha appurato come l’omicida, prima dell’attacco, avesse scambiato 33 messaggi, tutti di carattere religioso, con la sua consorte.
L'informatico aveva accesso a dati sensibili dell'intelligence e crescono i timori legati a possibili infiltrazioni nei sistemi di sorveglianza dello Stato.
Nel frattempo, la destra e l’estrema destra chiedono con insistenza l’avvio di un’inchiesta parlamentare sui fatti avvenuti e la testa del ministro degli Interni Christophe Castaner.
Parigi, confermata la pista islamista
Telegiornale 05.10.2019, 22:00