In Sudan è stato reinsediato Abdallah Hamdok, il primo ministro cacciato quasi un mese fa da un colpo di stato militare. Un accordo è stato raggiunto nella notte tra il generale golpista Al Bourhane e il principale partito di opposizione. In virtù dell'intesa, che è stata ufficializzata oggi pomeriggio, saranno rimessi in libertà tutti i prigionieri politici.
Hamdok era stato costretto agli arresti domiciliari dopo il colpo di Stato militare dello scorso 25 ottobre. Il suo reinsediamento sembra un segnale - seppur debole - a favore di un ritorno alla transizione verso la democrazia in Sudan, avviata con la cacciata di Omar al-Bashir (dittatore incontrastato per tre decenni) nel 2019. Dopo il golpe di ottobre, le proteste di piazza non si sono mai fermate e una quarantina di manifestanti sono stati uccisi in questo periodo.
Il primo ministro Abdallah Hamdok era stato messo agli arresti domiciliari dopo il colpo di Stato militare
Nella prima apparizione pubblica dopo il il colpo di Stato, Hamdok ha tenuto un breve discorso accanto al generale Burhane, capo dei militari e autore del golpe. I due si sono dichiarati d'accordo nel ripristinare la fase di transizione democratica.