Secondo i servizi segreti di Washington e dei suoi alleati, l'Iran sta rafforzando il suo impegno a fornire armi alla Russia e prevede di inviare non solo droni d'attacco ma pure quelli che alcuni funzionari hanno descritto come i primi missili terra-terra di fabbricazione iraniana destinati all'uso contro le città e le posizioni delle truppe ucraine. Lo scrive il quotidiano Washington Post.
L'aumento del flusso di armi da Teheran potrebbe aiutare a compensare quelle che i funzionari dell'amministrazione del presidente americano Joe Biden descrivono come enormi perdite di equipaggiamento militare del Cremlino da febbraio, quando i russi hanno invaso l'Ucraina.
Una valutazione dei servizi segreti condivisa nei giorni scorsi con funzionari ucraini e statunitensi indica che l'industria degli armamenti iraniana sta preparando un primo carico di missili Fateh ("conquistatore") 110 e Zolfaghar (dal nome di una spada), ordigni balistici iraniani in grado di colpire bersagli a distanze tra 300 e 700 chilometri.
Il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha tuttavia dichiarato che "la Repubblica islamica dell'Iran non ha fornito e non fornirà alcuna arma da usare nella guerra in Ucraina", secondo quanto riportato sabato dai media in merito alla telefonata con il suo omologo portoghese. "Noi crediamo che il rafforzamento delle armi di ciascuna parte della crisi prolungherà la guerra", ha aggiunto.
Sono giorni che Teheran smentisce una qualsivoglia implicazione nel conflitto, ma sulla base di prove raccolte sul terreno sono molti gli analisti che ritengono che la maggior parte dei droni impiegati attualmente da Mosca nel teatro ucraino che siano di fabbricazione iraniana.
"Israele mandi armamenti a Kiev"
La notizia ha destato preoccupazione anche in Israele - antagonista diretto della Repubblica islamica -, dove non si sono fatte attendere le prime reazioni. Il ministro per gli Affari della diaspora Nachman Shai ha espresso domenica il suo supporto al sostegno bellico per Kiev. “È arrivato il tempo per l’Ucraina di ricevere anche aiuto militare, come lo stanno fornendo gli USA e le nazioni NATO”, ha scritto su Twitter.
Lo Stato ebraico ha inviato massicci aiuti umanitari in Ucraina, ma ha finora ripetutamente respinto le richieste di Kiev di inviare armi per la difesa, in particolare sistemi di difesa missilistici. Recentemente, il premier Yair Lapid ha tuttavia denunciato la raffica di bombardamenti di Mosca contro le città ucraine; una presa di posizione duramente criticata da Mosca.
Nelle ultime settimane quelli che si ritengono essere droni di fabbricazione iraniana sono stati utilizzati per bombardare le città in Ucraina, come è accaduto la scorsa settimana con gli attacchi su Kiev, Dnipropetrovsk, Mykolaiv e un'altra decina di grandi centri urbani del Paese invaso.
La rappresaglia di Putin, colpita anche Kiev
Telegiornale 10.10.2022, 14:30