Investire nella Terra e mettere fine alla "guerra" dell'umanità contro la natura. È un pianeta in bilico, come lo definisce il WWF nel suo rapporto, quello che ha celebrato il 22 aprile la 52esima edizione della Giornata Mondiale della Terra: l'Europa ha vissuto nel 2021 l'estate più calda della storia, un milione di specie animali è a rischio d'estinzione e 3,5 miliardi e mezzo di persone vivono in contesti altamente vulnerabili per la crisi climatica.
Per l'edizione di quest'anno, intitolata "Investi nel nostro pianeta", la Earth Day Organization ha diffuso 52 consigli di buoni comportamenti: diminuire i consumi di carne o ricevere le bollette online per migliorare lo stato di salute della Terra, messo a repentaglio da molteplici crisi interconnesse.
Una di queste è quella della perdita delle biodiversità, emerso chiaramente dall'ultimo report del WWF: con un milione di specie a rischio, il tasso di estinzione di animali e vegetali è 1'000 volte superiore a quello naturale. Il pericolo principale è la deforestazione, dovuta alla conversione del suolo a uso agricolo: le foreste ospitano l'80% della biodiversità terrestre.
L'altra grave minaccia per il pianeta è il riscaldamento globale: gli scienziati climatici delle Nazioni Unite hanno ricordato nell'ultimo rapporto Ipcc che bisogna agire ora o mai più per contenere l'aumento della temperatura a +1,5 gradi rispetto al periodo preindustriale. Per l'Europa, l'estate del 2021 è stata la più calda di sempre, con le piogge più intense dal 1991, come evidenziato dal rapporto annuale del Climate Change Service del Copernicus, il sistema di osservazione terrestre Ue.
L’anno scorso, sul piano climatico, è stato un disastro. Basti ricordare le eccezionali inondazioni in Belgio e Germania, le temperature infernali nel Mediterraneo o ancora i giganteschi incendi in Italia, Grecia e Turchia.
La giornata odierna è però dedicata anche alle soluzioni innovative contro i cambiamenti climatici. E una di queste arriva dal giardino botanico di Neuchâtel. Sembra una semplice casetta di legno, ma in realtà questo piccolo edificio ospita sul tetto una prima mondiale, che permette di lottare contro l'innalzamento delle temperature, favorendo la biodiversità. Un laboratorio a cielo aperto con diversi tipi di terreno... anche paludoso, dove crescono specie in via d'estinzione. È questa la novità.
"Qui ci sono 15 centimetri di torba. poi arriva lo strato di sassi. Giusto davanti a noi c'è un'area con solo 5 cm di torba", spiega Blaise Mulhauser, direttore del giardino botanico di Neuchâtel.
L'esperimento è iniziato un anno fa e consiste nel misurare e paragonare di continuo le temperature sotto ogni parcella. "La curva più spettacolare è quella della torba misurata a 15 centimetri di profondità. È praticamente piatta... mentre quella dei terreni sassosi presenta grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte", dice Mulhauser. Altrimenti detto, un certo spessore di terra umida sul tetto è in grado di proteggere l'edificio dal freddo invernale, così come dal calore estivo, meglio di quanto si faccia ora. "Quasi tutti i tetti ricoperti di piante sono composti da sassi o sassolini e solo molto raramente di terra. Sono terreni poveri...".¨
Peso e umidità devono chiaramente essere limitati. Si spera però che questo non scoraggi gli architetti del futuro perché i risultati di questo esperimento, che a breve saranno anche pubblicati, sono davvero positivi.