TikTok e la sua controllante cinese ByteDance hanno deciso di fare causa al governo degli Stati Uniti in relazione a una legge che vieterebbe la popolare applicazione di condivisione video a meno che non sia venduta a un’altra società, sostenendo che questa normativa la dipinge erroneamente come una minaccia alla sicurezza nazionale.
L’azione legale ampiamente prevista, depositata martedì, potrebbe dare il via a quella che sarà una lunga battaglia legale sul futuro di TikTok negli Stati Uniti e che potrebbe finire davanti alla Corte Suprema. Se TikTok dovesse perdere, sarebbe costretta a chiudere l’anno prossimo.
La popolare società di video sociali afferma che la legge, che il presidente Joe Biden ha firmato come parte di un più ampio pacchetto di aiuti all’estero da 95 miliardi di dollari, è così “palesemente incostituzionale” che gli sponsor della misura stanno cercando di ritrarla non come un divieto, ma come una regolamentazione della proprietà di TikTok.
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La legge impone a ByteDance di vendere la piattaforma a un acquirente approvato dagli Stati Uniti entro nove mesi. Se la vendita fosse già in corso, l’azienda avrebbe altri tre mesi per completare l’affare. ByteDance ha dichiarato di non avere intenzione di vendere TikTok. Ma anche se volesse cedere, la società avrebbe bisogno della benedizione di Pechino.
Secondo la causa, il governo cinese ha “chiarito” che non avrebbe permesso a ByteDance di includere l’algoritmo che popola i feed degli utenti e che è stato la “chiave del successo di TikTok negli Stati Uniti”. TikTok e ByteDance affermano che la nuova legge non lascia loro altra scelta se non quella di chiudere entro il 19 gennaio prossimo, perché continuare a operare negli Stati Uniti non sarebbe commercialmente, tecnologicamente o legalmente possibile.
Tutti contro TikTok
Telegiornale 30.04.2024, 12:30