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Tim Cook contro l'FBI

Apple rifiuta di forzare il telefonino di uno degli attentatori di San Bernardino

  • 17 febbraio 2016, 16:57
  • 5 settembre 2023, 05:19
Cook non si fida delle autorità

Cook non si fida delle autorità

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"Il Governo ci chiede di minare i progressi in materia di sicurezza che proteggono i nostri utenti, vogliamo che la gente si renda conto che le implicazioni vanno ben al di là del caso in oggetto". È con queste parole, affidate al sito internet dell'azienda, che il CEO della Apple Tim Cook, ha annunciato che l'azienda si opporrà a un ordine del giudice Sheri Pym. La magistrata le ha imposto di aiutare l'FBI ad accedere all'iPhone 5C di Syed Rizwan Farook, che con la compagna ha ucciso 14 persone e ne ha ferite 22 a San Bernardino.

A San Bernardino erano state uccise 14 persone

A San Bernardino erano state uccise 14 persone

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La giustizia chiede in particolare ad Apple di aggirare la cancellazione automatica dei dati, che interviene dopo una serie di tentativi infruttuosi di inserire il codice di sblocco. Gli inquirenti sperano che il telefonino li aiuti a risalire ad eventuali complici degli autori della strage californiana.

I gruppi tecnologici, scottati dal caso NSA, sono restii a collaborare nella lotta al terrorismo, nel timore che l'assistenza tecnica venga poi sfruttata a danno della privacy di comuni cittadini. "I clienti si aspettano da Apple che protegga le loro informazioni personali", spiega Cook, "questa domanda mette in pericolo la libertà che il Governo dovrebbe proteggere".

pon/AFP

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