In Bangladesh è iniziato il trasferimento dei rifugiati Rohingya su un'isola remota del golfo del Bengala. È un'operazione che serve ad alleggerire l'enorme campo profughi di Cox's Bazar dove si trovano oltre 700'000 persone, ma a cui si oppongono Nazioni Unite e organizzazioni umanitarie.
L'isola Bhasan Char è emersa dal mare 14 anni fa e non è mai stata abitata, ma ora ospita alloggi per 100'000 persone. Ampia circa 40 chilometri quadrati, è soggetta a inondazioni e cicloni. Secondo l'organizzazione umanitaria Fortify Rights, equivale a un centro di detenzione. Sull'isola, le persone non hanno libertà di movimento né accesso alle medicine o all’istruzione, proprio come accadeva in Myanmar dove la minoranza musulmana è discriminata da decenni, tanto che tra i rifugiati c’è chi auspica di tornare a casa malgrado i rischi.
La minoranza musulmana è discriminata da decenni in Myanmar
Il Governo di Dacca ha dichiarato che nessuno è trasportato a Bhasan Char contro la sua volontà, ma secondo diverse testimonianze di rifugiati e ONG, molte persone sarebbero invece state costrette.