Trump a Las Vegas dopo la strage

Donald Trump è appena atterrato a Las Vegas. Tre giorni fa (lunedi) la città è stata teatro di uno dei massacri più violenti della storia del paese: 59 persone che assistevano ad un concerto all'aperto sono state uccise da un 64enne armato di tutto punto che sparava dalla stanza di un hotel.

Mentre si attende l'intervento del presidente statunitense, emergono fatti sempre più inquietanti: l’autore dell’attentato aveva manomesso 12 armi semiautomatiche con un dispositivo chiamato “bump stock”, che gli consentiva di usarle come se fossero automatiche. Nella camera d’albergo al 32esimo piano, da cui l'uomo ha compiuto il massacro, gli inquirenti hanno trovato armi ovunque, a decine, persino nella vasca da bagno. E per terra la moquette era cosparsa di bossoli.

L’Fbi si appresta inoltre a sentire la versione della compagna di Stephen Maddock, Marilou Danley, rientrata da poco dalle Filippine. Per ora è l’unica che può gettare un po’ di luce sul movente del gesto. Marilou aveva incontrato Stephen la prima volta qualche anno fa a Reno, nel Nevada. Secondo le prime ricostruzioni conviveva con lui dall’agosto 2013, pur essendo ancora sposata con un altro uomo da cui divorziò nel 2015. Su una televisione australiana, una donna che afferma di essere la sorella di Marilou si è detta convinta che Paddock abbia voluto tenere la compagna fuori dal paese mentre egli portava a termine il massacro.

ATS/Bleff

04.10.2017: Trump a Las Vegas