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Trump rifiuta il piano di rilancio

Il presidente uscente ha definito il pacchetto di aiuto da 900 miliardi di dollari approvato dal Congresso "una vergogna"

  • 23 dicembre 2020, 08:10
  • 22 novembre, 17:55
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RG 08.00 del 23.12.2020 - Il servizio di Andrea Ostinelli

RSI 23.12.2020, 09:32

  • keystone
Di: ats/mrj 

Il presidente statunitense uscente Donald Trump ha respinto nella serata di martedì il piano di rilancio da 900 miliardi di dollari adottato dal Congresso, descrivendolo “una vergogna” e chiedendo che il montante degli aiuti concessi alle famiglie venga aumentato dagli attuali 600 dollari a 2'000 a persona e 4'000 per le coppie.

Il piano, giudicato dai parlamentari come fondamentale per rilanciare l’economia del Paese, non può entrare in vigore senza l’avvallo del capo di Stato.

Trump, oltre a criticare il piano in un video pubblicato su Twitter, ha anche chiesto al Parlamento di sbarazzarsi di “elementi inutili e costosi di questa legge” (“legge di aiuto Covid”, NdR), facendo capire che, senza le modifiche che chiede, non firmerà nulla. Altrimenti toccherà alla prossima amministrazione trovare una soluzione, “e questa amministrazione potrei essere io”, ha aggiunto colui che ancora non ha ufficialmente riconosciuto la vittoria di Biden lo scorso 3 novembre.

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Notiziario 6.00 del 23.12.2020 - Trump rifiuta il piano di rilancio

RSI 23.12.2020, 07:57

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Graziate 20 persone

Pochi minuti prima della bocciatura del piano di stimoli, la Casa Bianca ha diffuso un elenco di 20 nomi cui è stata concessa la grazia (a 15 è stata concessa la grazia, e ad altri 5 è stata commutata la pena). Nella lista figurano due persone accusate nell'ambito delle indagini sul Russiagate, quattro guardie di Blackwater implicate nell'uccisione di civili iracheni e tre repubblicani ex membri del Congresso. Fa parte dei nomi anche quello dell'ex consigliere della campagna elettorale di Trump, George Papadoulos, che si era dichiarato colpevole nel 2017 di dichiarazioni false agli investigatori federali nell'ambito dell'inchiesta sulle interferenze russe. Secondo gli osservatori si tratta solo dell'inizio: nuove ondate di concessione di grazia sono attese nelle prossime settimane prima dell'insediamento di Biden.

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