Otto degli undici attivisti per i diritti umani, a processo per terrorismo da mercoledì in Turchia, sono stati rilasciati su cauzione da un Tribunale di Istanbul.
Tra di loro figura anche la direttrice turca di Amnesty International, Idil Eser. Resta al momento in carcere il presidente di Amnesty in Turchia, Taner Kiliç, che rischia fino a quindici anni di detenzione per presunti legami con la rete di Fethullah Gülen: il predicatore accusato da Ankara di essere all'origine del fallito golpe militare avvenuto nell'estate del 2016. Kilic, detenuto da giugno, è sospettato di aver scaricato ByLock, un'app di messaggistica con cui i 'gulenisti' si sarebbero scambiati informazioni criptate. Amnesty nega con forza le accuse.
Rimessi in libertà anche i due stranieri alla sbarra, il tedesco Peter Steudtner e lo svedese Ali Gharavi. Tutti restano però imputati.
ATS/ANSA/AFP/Swing