Il processo nei confronti della direttrice di Amnesty International in Turchia, Idil Eser, e di altri 9 attivisti per i diritti umani, che rischiano fino a 15 anni di carcere con accuse di "associazione terroristica" si è aperto oggi, mercoledì a Istanbul. Giovedì sarà invece alla sbarra a Smirne il presidente di Amnesty Turchia Taner Kilic, per “attività terroristiche” e per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gülen.
A giudizio, a Istanbul, ci sono anche due stranieri, il tedesco Peter Steudtner e lo svedese Ali Gharavi, detenuti da inizio luglio insieme ad altri sette imputati, dopo un blitz in una riunione sull'isola di Büyükada. Secondo la procura, avrebbero avuto in programma di fomentare il caos "con violenze simili a quelle di Gezi Park" durante la "marcia per la giustizia" degli scorsi giugno e luglio.
Amnesty respinge con forza tutte le accuse. "È stato chiaro sin dal momento dell'arresto che siamo di fronte a procedimenti di natura politica aventi l'obiettivo di ridurre al silenzio le voci critiche della Turchia", ha dichiarato il direttore europeo dell’ONG, John Dalhuisen.
ATS/ANSA/AFP/Swing