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Turchia, minaccia sui migranti

Il ministro per gli affari con l’UE: "L'accordo va ridiscusso". Ma si pensa a una ritorsione

  • 13 marzo 2017, 18:27
  • 23 novembre, 06:27
Omer Celik accusa l'Europa di non aver fatto la sua parte

Omer Celik accusa l'Europa di non aver fatto la sua parte

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La Turchia potrebbe mettere in discussione parte dell’accordo stretto con l’Unione Europea per fermare il flusso di migranti, in particolare siriani e afghani, diretti verso il Vecchio continente. Lo ha riferito il ministro turco per gli affari europei, Omer Celik, citato dall’agenzia Anadolu, vicina al Governo, che ha anche aggiunto che la UE non ha rispettato la sua parte dell’intesa.

Se la notizia fosse confermata, si tratterebbe di una forma di ritorsione messa in atto da Ankara nei confronti dell’intera Unione, dopo che diversi Stati hanno impedito comizi da parte di ministri turchi in favore del referendum costituzionale che si terrà il 16 aprile.

In particolare, dopo gli scontri di Rotterdam, il presidente Erdogan ha intavolato una battaglia diplomatica con l’Olanda, nei cui confronti sta pensando di imporre sanzioni o misure punitive.

reuters/ap/mamo

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