La risposta europea alla seconda ondata di Covid-19 passa dai test antigenici (test veloci, che però hanno un margine di errore più elevato rispetto ai tamponi classici) e dalle app di tracciamento. Secondo Bruxelles il vantaggio della rapidità di queste analisi supera lo svantaggio della loro imprecisione e dovrebbero quindi essere utilizzate su larga scala.
Per quanto riguarda le app di tracciamento, 22 paesi europei ne hanno sviluppata una e tre di queste comunicano tra di loro grazie al server europeo che ne permette l’interoperabilità e le altre 19 lo faranno a partire dal mese prossimo.
I leader dei 27, riunitisi giovedì in teleconferenza, vogliono inoltre salvaguardare il mercato interno, per non rendere le conseguenze economiche della seconda ondata peggiori di quelle della prima.
La Commissione ha pure annunciato un programma per supportare lo scambio di pazienti a livello transfrontaliero laddove necessario.
RG/mrj
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