Ticino e Grigioni

Più casi, più dubbi

Giorgio Merlani ha spiegato come comportarsi correttamente nelle situazioni di incertezza

  • 21 ottobre 2020, 20:01
  • Ieri, 18:19
01:23

CSI 18.00 del 21.10.20: Il servizio di Patrick Solcà

RSI Info 21.10.2020, 20:01

  • Keystone
Di: FD/CSI 

Aumentano i casi, aumentano le persone potenzialmente a rischio e... aumentano anche le domande sul corretto comportamento da adottare nelle situazioni di incertezza.

Il medico cantonale Giorgio Merlani fa dunque chiarezza e cerca di fugare i dubbi più comuni: "Appena si hanno sintomi, come tosse o febbre, bisogna considerarsi un caso sospetto di coronavirus. Bisogna mettersi in isolamento ed evitare tutti i contatti, annunciandosi al proprio medico per fare il tampone. In attesa del risultato si resta isolati. Le altre persone che stanno attorno al potenziale caso, non devono invece fare nulla".

La questione cambia se l'esito del test è positivo: "Chi è stato in stretto contatto con il positivo nelle 48 ore precedenti l'apparizione dei primi sintomi, deve mettersi in quarantena".

Diverso infine il caso per i "contatti dei contatti": in questa situazione non incombe nessuna quarantena.

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