Se sul fronte degli Stati dell'UE si fanno pochi progressi nell'affrontare la crisi migratoria, dal Parlamento europeo arrivano misure e sollecitazioni. Novità principale degli incontri: il varo di un programma dell'UE da 3,3 miliardi di euro che punta a mobilitare, con il cosiddetto "effetto leva", 44 miliardi di euro in investimenti privati nei Paesi africani.
L'accordo sul Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (Efsd) era già stato raggiunto tra Consiglio e Eurocamera lo scorso giugno. Ora manca il via libera dei ministri Ue perché possa entrare in vigore questo "piano Marshall" per l'Africa invocato a più riprese dall'Eurocamera nelle scorse settimane per aggredire le cause delle migrazioni. L'obiettivo è mobilitare investimenti privati verso gli Stati più fragili, per incoraggiare lavoro, crescita e stabilità.
Nei giorni scorsi la plenaria ha poi approvato due risoluzioni che riguardano invece l'utilizzo del bilancio dell'Unione europea. Per gli eurodeputati, gli Stati membri dovrebbero dirottare i 6,4 miliardi di euro non spesi nel 2016 verso aiuti ai rifugiati.
ATS/sdr