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USA, fermato il piano per licenziamenti di massa

Un giudice del Massachussets sospende l’ultimatum inviato dall’amministrazione Trump a due milioni di dipendenti statali e rinvia i tempi della scadenza: Intimazione ”arbitraria e illegale”

  • Oggi, 07:12
La Casa Bianca a Washington ora ospita trump

Un giudice federale ha bloccato l'ultimatum che puntava a "liquidare" milioni di dipendenti statali

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Di: AFP/EnCa 

L’ultimatum fissato per oltre due milioni di dipendenti federali statunitensi dalla nuova amministrazione del presidente Donald Trump è stato temporaneamente sospeso dai tribunali, poche ore prima della scadenza prevista per giovedì sera. Un giudice federale del Massachusetts ha sospeso la scadenza di questo vasto programma di licenziamento giovedì pomeriggio e ha fissato una nuova udienza per lunedì, secondo quanto riportato dal Washington Post.

L’azione legale è stata avviata martedì dal principale sindacato dei dipendenti federali, l’AFGE, e da altre organizzazioni rappresentative per garantire che il programma di “dimissioni differite” venga bloccato e che il governo “sviluppi misure conformi alla legge piuttosto che un ultimatum arbitrario, illegale e indebitamente breve”.

L’esecutivo sta anche prendendo di mira alcune agenzie federali, prima fra tutte l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), che è in procinto di chiudere. Un sindacato ha confermato giovedì sera che la sua forza lavoro si ridurrà da oltre 10’000 a meno di 300 unità.

L’obiettivo: un’infinità di rapide partenze

Ciò significa che, per mancanza di personale, “dovremo interrompere la distribuzione degli aiuti alimentari” in tutto il mondo, ha avvertito Randy Chester, vicepresidente dell’AFSA. Il sindacato, che è presente all’USAID e nel corpo diplomatico statunitense, ha annunciato che intraprenderà un’azione legale contro questo smantellamento di fatto.

L’Esecutivo statunitense ha già congelato la maggior parte degli aiuti esteri degli Stati Uniti, bloccando migliaia di programmi di aiuto in tutto il mondo.

Secondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, l’offerta di dimissioni differite per tutti i dipendenti federali è stata accettata da “oltre 40’000” di loro. Ciò corrisponde a circa il 2% della forza lavoro. “Ci aspettiamo che questo numero cresca. Incoraggiamo i dipendenti federali di questa città ad accettare questa offerta molto generosa”, ha dichiarato giovedì ai giornalisti.

06:23

Le roboanti dichiarazioni di Donald Trump

SEIDISERA 06.02.2025, 18:00

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