Negli Stati Uniti è polemica per l’esecuzione avvenuta nella notte di un detenuto in Alabama. Il 58enne Kenneth Eugene Smith, condannato a morte nel 1996 per l’omicidio di una donna su ordine del marito, è morto nel penitenziario di Atmore alle 20.25 ora locale (le 3.25 di venerdì in Svizzera), 29 minuti dopo l’inizio dell’esecuzione. È stato ucciso con un metodo sperimentale mai usato in precedenza su un condannato a morte, un gas ad alta concentrazione di azoto.
A nulla sono serviti i ricorsi alla Corte Suprema, lo sdegno di una parte dell’opinione pubblica americana e gli appelli della comunità internazionale, su tutti quello dell’Alto commissario ONU per i diritti umani Volker Türk. Le Nazioni Unite, attraverso una portavoce, hanno anche condannato in anticipo l’esecuzione, paragonandola a una possibile forma di “tortura”, chiedendo una sospensione. Il protocollo dell’Alabama per l’esecuzione mediante ipossia da azoto non prevede la sedazione, mentre l’American Veterinary Medical Association (AVMA) raccomanda che gli animali sottoposti a eutanasia in questo modo siano sedati, ha sottolineato la portavoce.
Una procedura legale in soli tre Stati su 50, ma che le autorità dell’Alabama hanno definito il modo più umano per mettere a morte un essere umano. Un anno fa il primo tentativo di mettere fine alla vita di Smith era stato sospeso dopo che i medici avevano cercato invano per oltre un’ora di individuare la vena per l’iniezione letale.
Il giorno prima dell’esecuzione, mercoledì, la Corte Suprema aveva respinto, senza fornire motivazioni, l’appello degli avvocati di Smith, mentre da giorni attivisti contrari alla pena di morte protestano davanti agli ingressi del penitenziario.
Secondo i sondaggi, il 53% degli americani si dice favorevole alla pena capitale, ma il numero delle esecuzioni negli ultimi decenni è drasticamente diminuito dal picco di 98 nel 1999 alle 24 esecuzioni dello scorso anno, tutte effettuate in soli cinque Stati: Alabama, Florida, Missouri, Oklahoma e Texas.

Pena di morte con l'azoto, per l'ONU è tortura
Telegiornale 26.01.2024, 12:30