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Uber spiava la concorrenza

La società disponeva di una struttura interna d'intelligence per rubare dati preziosi agli avversari

  • 18 dicembre 2017, 06:33
  • 23 novembre, 03:20
Uber creò una struttura specifica per spiare l'attività dei concorrenti

Uber creò una struttura specifica per spiare l'attività dei concorrenti

  • Reuters

Uber aveva una vera unità di intelligence nascosta per spiare gli avversari e rubare segreti commerciali. È quanto emerge da una lettera di un ex dirigente di Uber allegata agli atti del processo tra l'azienda di San Francisco e Waymo, l'unità delle auto senza conducente di Alphabet (ovvero la holding di Google).

Dal documento, redatto da Richard Jacobs, emergono vari episodi imbarazzanti. Nel giugno del 2016, alcuni contractor di Uber addestrati dall'agenzia di spionaggio civile statunitense Cia spiarono i dirigenti di Waymo e mandarono live video all'allora CEO di Uber, Travis Kalanick.

In quell'estate si cominciò ad hackerare telefoni e usare apparecchi di intercettazione per raccogliere dati sulle telefonate tra gli oppositori di Uber, politici ed esponenti delle autorità di rilascio delle autorizzazioni. E alcuni mesi dopo, dipendenti di Uber violarono il sistema di una azienda rivale e raccolsero la patente, il nome e le informazioni di contatto di tutti i conducenti, materiale consegnato direttamente a Kalanick.

ATS/Reuters/EnCa

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