Le autorità americane hanno messo sotto inchiesta Robert O'Neill, l'ex Navy Seal che ha affermato di aver ucciso Osama bin Laden nel blitz del 1° maggio 2011 ad Abbottabad, in Pakistan.
O'Neill, scrive il "Daily Beast", è accusato di aver detto troppo sul blitz contro l'allora capo di al Qaida.
Il militare ritiene di essere l'ultima persona che Bin Laden ha visto prima di morire, e dice di aver ripensato a quella missione ogni giorno. "Sto ancora cercando di capire - aveva dichiarato a novembre a Fox News - se e' stata la cosa migliore o la cosa peggiore che abbia mai fatto".
Il team la riteneva una missione suicida: "Eravamo convinti che non saremmo mai tornati. Pensavamo: moriremo dentro il rifugio che faranno saltare in aria, o resteremo li' troppo tempo e, una volta arrestati dai pachistani, passeremo il resto della nostra vita in prigione".
Dopo il blitz i media hanno iniziato a parlare della "maledizione" del Team 6. Nell'agosto 2011 l'elicottero sul quale viaggiavano, tra gli altri, 22 militari intervenuti ad Abbottabad, venne abbattuto, causando la loro morte.
M.Ang./ATS/ANSA