Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato mercoledì le quattro leggi che ratificano la l'annessione alla Federazione Russa delle regioni ucraine occupate di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson. Nei giorni scorsi entrambe le Camere del Parlamento a Mosca avevano approvato tali normative.
Va ricordato per inciso che le forze russe non controllano pienamente nessuna delle quattro aree e, anzi, ogni giorno (da settimane) vi sono svariate località di tali Oblast liberate dai soldati di Kiev.
Kiev si riprende Lyman
Telegiornale 01.10.2022, 22:00
Il testo di legge recita: "I confini dei nuovi soggetti della Federazione, come risulta dai trattati, saranno determinati dai confini che esistevano il giorno della loro formazione e accettazione nella Federazione Russa". Fino all'elezione dei nuovi capi le regioni saranno guidate da funzionari temporanei ad interim nominati da Putin.
Nei giorni scorsi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non era stato in grado di precisare con i giornalisti russi l'estensione territoriale delle singole regioni che la Russia dichiara di aver annesso, rimanendo sul vago in quanto a definizione dei confini.
Zelensky ha già dichiarato nulla l'annessione martedì
Martedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva anticipato la mossa del leader del Cremlino, firmando a sua volta un provvedimento con cui sono dichiarati nulli per Kiev i decreti russi d’annessione delle regioni ucraine ancora in mano alla Russia.
Il documento, pubblicato sul sito della presidenza, sottolinea che il territorio dell'Ucraina è inviolabile all'interno dei suoi confini di Stato riconosciuto a livello internazionale e che la sovranità dell'Ucraina si estende a tutto il suo territorio. Zelensky ribadisce altresì l'inalienabile diritto sovrano di Kiev di ripristinare e preservare la sua integrità territoriale all'interno dei confini di Stato riconosciuti a livello internazionale.
Putin dichiara l'annessione dei territori ucraini
Telegiornale 30.09.2022, 22:00