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Ucraina tra referendum e bombe

Il voto per l'annessione di quattro regioni a Mosca è condannato da Biden e non sostenuto dalla Cina - Kiev caccia l'ambasciatore di Teheran e i russi usano veleni "storici"

  • 24 settembre 2022, 10:58
  • 23 giugno 2023, 23:46
Un seggio elettorale organizzato senza nessuna privacy all'interno di un autobus a Luhansk

Un seggio elettorale organizzato senza nessuna privacy all'interno di un autobus a Luhansk

  • Keystone

Joe Biden ha assicurato che gli Stati Uniti e i suoi alleati imporranno nuove sanzioni economiche "rapide e severe alla Russia" se annetterà territori in Ucraina, nel quadro dei "referendum" che proseguiranno sabato. "I referendum russi sono una farsa, un falso pretesto per tentare di annettere con la forza parti dell'Ucraina", ha denunciato venerdì sera il presidente americano.

E, senza arrivare a denunciare le urne, pure la Cina, partner più stretto di Mosca, vi è comunque andata vicino con le sue critiche, chiedendo il rispetto "dell'integrità territoriale di tutti i Paesi". Ancor più netta è la posizione di Ankara. La Turchia non ha riconosciuto i risultati di un finto referendum in Crimea nel 2014 e ha la stessa chiara posizione riguardo ai referendum farsa che la Russia sta conducendo nei territori occupati dell'Ucraina. Lo ha affermato il portavoce della presidenza turca Ibrahim Kalin. "Non riteniamo corretti i tentativi di referendum unilaterale, poiché non abbiamo riconosciuto il referendum in Crimea nel 2014 e il suo risultato e la nostra posizione su tali votazioni è chiara. Riconosciamo l'integrità territoriale del popolo e dello Stato ucraini. Stiamo con l'Ucraina", ha detto Kalin.

Va ricordato che la Russia ha iniziato a votare nei suoi "referendum" per annettere le regioni ucraine che controlla in tutto o in parte. Le votazioni, scattate venerdì, finiranno il 27 settembre nelle regioni occupate di Donetsk e Luhansk (a est) e Kherson e Zaporizhia (sud).

Venerdì, nel suo discorso quotidiano alla nazione a sette mesi dall'inizio dell'invasione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato tali pseudoreferendum e lanciato un appello: "Ho una semplice richiesta a tutta la nostra gente che si trova nei territori temporaneamente occupati: fate la cosa principale: salvate la vostra vita e aiutateci a indebolire e distruggere gli occupanti".

"Nascondetevi dalla mobilitazione russa", ha affermato il capo di Stato di Kiev. "Provate a raggiungere il territorio libero dell'Ucraina. E se entrate nell'esercito russo, sabotate qualsiasi attività nemica, interferite con ogni operazione, fornite tutte le informazioni importanti sugli occupanti: le loro basi, quartier generale, depositi di munizioni. E alla prima occasione, passate nelle nostre posizioni. Fate di tutto per salvare vite umane e aiutare a liberare l'Ucraina".

Budapest continuerà a concedere visti ai russi

E mentre Praga nega visti umanitari ai disertori russi, come aveva già fatto con quelli turistici, l'Ungheria intende continuare a concedere i suoi visti Schengen ai cittadini russi, malgrado nell'Unione europea ne sia stata sospesa la facilitazione (ma non la concessione tout court, in mancanza di accordo unanime). Tale decisione pone l'Ungheria ancor più in "rotta di collisione" con Bruxelles che stigmatizza il sostegno di Viktor Orban alla causa della Russia.

Sul versante diplomatico l'Iran si è trovato nel mirino delle autorità ucraine, che lo accusano delle consegne di armi a Mosca e in particolare dei droni che venerdì hanno ucciso una persona in un attacco russo al porto di Odessa. Criticandone il comportamento "ostile", Kiev ha deciso di ritirare l'accreditamento dall'ambasciatore iraniano in Ucraina e di ridurre significativamente il personale dell'ambasciata iraniana nella capitale ucraina.

Sul campo, l'Ucraina ha rivendicato la responsabilità della presa di Yatskivka nella regione di Donetsk (est). Dice anche di essere avanzata a sud di Bakhmut, una città orientale che l'esercito russo ha cercato di conquistare per mesi senza successo. Venerdì le forze armate ucraine informano di aver respinto anche gli attacchi nemici nelle aree di Spirne, Soledar, Bakhmutske, Odradivka, Kurdyumivka, Zaitseve, Mayorsk, Kamianka, Avdiivka e Opytne.

Inoltre, bombardamenti russi vicino a Kupiansk, nell'Oblast di Kharkiv, hanno ferito almeno cinque civili. Il governatore dell'Oblast di Kharkiv, Oleh Syniehubov, ha riferito il 24 settembre che due sorelle di 10 e 17 anni, erano rimaste ferite dall'attacco. E due civili sono stati feriti dalle mine mentre raccoglievano funghi nei distretti di Chuhuivskyi e Iziumskyi, ragion per cui Syniehubov ha esortato i residenti a evitare di andare nelle foreste, dato che ultimamente il servizio di emergenza statale ha disinnescato 578 esplosivi nella regione in un solo giorno.

Va rimarcato che tra il 1° e il 23 settembre le Forze Armate ucraine hanno liberato quasi 9'000 km quadrati di territorio: un'estensione paragonabile all'intera isola di Cipro.

E nelle ultime 24 ore Kiev ha annunciato di aver riesumato 447 corpi da un luogo di sepoltura di massa a Izyum, città riconquistata dai suoi soldati nel nord-est qualche giorno fa: almeno trenta cadaveri mostravano "segni di tortura" come mani legate, arti spezzati o resezioni di parti del corpo. Da parte sua, Mosca ha annunciato sabato la sostituzione del massimo responsabile della logistica nell'esercito russo: il generale dell'esercito Dmitry Bulgakov è stato infatti sollevato dalle sue funzioni di viceministro della Difesa e sostituito dal generale Mikhail Mizintsev.

Mosca bombarda Zaporizhia che vuole annettere

Sabato mattina i soldati del Cremlino hanno invece bombardato la città di Zaporizhia, provocando un morto e diversi feriti nella devastazione di edifici civili. In mattinata gli occupanti hanno bombardato Marhanets, nell'Oblast di Dnipropetrovsk. I razzi hanno colpito l'edificio di una panetteria. Due persone sono rimaste ferite e una di loro è in gravi condizioni. Entrambe le vittime sono state ricoverate in ospedale.

Le forze armate ucraine hanno inoltre accusato i russi di aver usato armi chimiche nella regione di Kherson. Avrebbero infatti sganciato sulle postazioni dei soldati ucraini contenitori con all’interno una sostanza velenosa, forse cloropicrina, senza fare vittime. Vista la sua tossicità, l’aggressivo chimico fu ampiamente sfruttato per scopi bellici durante la Prima guerra mondiale, anche perché è in grado di superare i filtri delle maschere antigas e si rivela rapidamente letale.

Al via il voto per l'annessione alla Russia

Telegiornale 23.09.2022, 22:00

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