Dopo 143 giorni dall'invasione delle truppe di Mosca, la portata dell'offensiva russa nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, è ancora limitata, con i combattimenti a ovest della città occupata di Lysychansk concentrati su Siversk e Bakhmut. Lo scrive sabato l'intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina. E questo avviene, sottolinea il rapporto pubblicato dal Ministero della Difesa di Londra su Twitter, benché le forze russe abbiano più volte dichiarato nei giorni scorsi di essere entrate nella periferia di Siversk.
Ma già in passato, osservano gli specialisti britannici, Mosca ha rivendicato successi in modo prematuro o affermando il falso. Un comportamento, questo, probabilmente finalizzato almeno in parte a dimostrare al pubblico russo il successo dell'operazione in Ucraina nonché a rafforzare il morale delle truppe. Da parte sua, Kiev sta respingendo con successo gli attacchi di Mosca dopo aver ceduto Lysychansk e riorganizzato la sua difesa. Questo gli ha permesso di concentrare le sue forze e la sua potenza di fuoco contro attacchi russi più contenuti: una strategia che è riuscita a ridurre lo slancio della Russia.
Le forze ucraine hanno pure bloccato il tentativo delle truppe russe di prendere il pieno controllo della strada principale tra le città di Lysychansk e Bakhmut, nella regione di Donetsk dell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale Serhiy Hayday. I soldati ucraini hanno respinto i russi con fuoco d'artiglieria e missili, costringendoli a indietreggiare, ha commentato Hayday, ricordando che "i russi mirano a prendere il controllo di questa strada strategicamente importante da più di due mesi", ma la controllano ancora solo in parte.
Hayday ha però evidenziato che i bombardamenti dei russi sono sensibilmente diminuiti dopo che l'esercito ucraino ha raso al suolo decine e decine di depositi di armi e munizioni. A suo avviso, ora le truppe d'invasione del Cremlino hanno smesso d'immagazzinare armamenti e proiettili e portano il tutto in prima linea, visto che si trovano confrontati con rilevanti problemi logistici.
Non riuscendo a prevalere sui campi di battaglia Mosca continua a bombardare pesantemente città e villaggi di tutta l'Ucraina. Ne è una conferma l'attacco missilistico compiuto sulla cittadina di Chuhuiv, non lontano da Kharkiv (nord-est), che nelle prime ore di sabato ha provocato tre morti e tre feriti. È stato colpito un condominio densamente abitato e non vi sono strutture militari ucraine nelle vicinanze. Le sirene antiaeree hanno pure suonato sabato anche nella capitale ucraina Kiev, che rimane un bersaglio degli attacchi a lungo raggio di Mosca contro le città del Paese invaso.
Intanto nella giornata di sabato le truppe del Cremlino hanno usato missili e artiglieria anche sulla città di Nikopol, non lontano da Dnipro (a sud del Paese). Il bilancio provvisorio è di due morti e svariati feriti. Secondo il governatore regionale di Dnipro Mosca ha lanciato 53 razzi contro la città. E in Donbass i militari russi hanno bombardato quartieri residenziali, provocando la distruzione di svariati edifici abitativi. Ignoto al momento il bilancio di questi attacchi in termini di morti e feriti tra i civili.
Del resto anche ieri, venerdì, sono soprattutto obiettivi civili come case, scuole, strutture commerciali, ospedali e mezzi pubblici a essere stati bersaglio degli attacchi compiuti dagli invasori russi. Pavlo Kyrylenko, governatore dell'Oblast di Donetsk, ha confermato che le forze di Mosca hanno ucciso almeno sette civili, ferendone almeno altri quattordici nei bombardamenti sui centri abitati di Sloviansk, Kransohorivka, Zakitne, Ostrivske e Hirnyk.
E, anche se sono passati solo pochi giorni dai colloqui in Turchia per consentire il trasporto dei cereali ucraini via mare togliendo il blocco navale dei russi, questi ultimi sabato mattina sono tornati a bombardare depositi di generi alimentari in Ucraina. Infatti, i missili del Cremlino si sono abbattuti su un magazzino civile non lontano da Odessa, senza ferire nessuno. È stato un bombardiere strategico di Mosca a compiere l'attacco, sparando dai cieli di Stavropol, nella Russia sud-occidentale.
Di Maio: "Crisi di Governo italiana blocca invio armi a Kiev"
La crisi politica italiana potrebbe privare l'Ucraina delle armi. E' l'avvertimento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un'intervista a Politico, in cui lancia un appello al voto di fiducia del Parlamento al presidente del Consiglio Mario Draghi. "I russi ora stanno celebrando di aver fatto cadere un altro Governo occidentale Ora dubito che possiamo inviare armi" in Ucraina ed "è uno dei tanti problemi seri", ha rimarcato Di Maio.
"Se il Governo cade mercoledì, non avremo il potere di firmare nuovi contratti per l'energia e questo è grave perché siamo diretti verso l'inverno", ha rimarcato l'ex dirigente del Movimento 5Stelle, precisando che Draghi è stato uno dei politici occidentali più severi contro la Russia e tra i primi a proporre pesanti sanzioni e il congelamento delle riserve estere della Russia, oltre a sostenere la candidatura dell'Ucraina all'UE.
Ucraina: nuovi bombardamenti
Telegiornale 16.07.2022, 14:30