L'Italia celebra sabato il 2 giugno, anniversario della nascita della Repubblica, con un sospiro di sollievo e senza le proteste annunciate prima della fine della crisi istituzionale. È la prima uscita pubblica del neopremier Giuseppe Conte e, formato un Governo dopo quasi tre mesi di attesa, il presidente Sergio Mattarella è sfilato fra gli applausi accanto alla ministra della difesa Elisabetta Trenta e ai presidenti di Camera e Senato. Alla tomba del milite ignoto ha deposto la tradizionale corona di fiori. Non tutto è risolto però, secondo l'editorialista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo, intervistato da Claudio Bustaffa per il Radiogiornale.
Mattarella saluta il premier e i presidenti di Camera e Senato
"Il Governo è circondato da una certa aspettativa popolare", afferma, "ma se farà le cose che ha promesso. In quel caso fra un anno e mezzo arriveranno Draghi nella migliore delle ipotesi e la troika nella peggiore, perché lo Stato fallirà". Cazzullo si dice convinto che "non le faranno perché non ci sono i soldi". Prima o poi i vincitori di oggi "diventeranno quindi impopolari". Il PD è in difficoltà e Berlusconi "non al culmine delle sue fortune", l'Esecutivo "ha la fortuna di nascere quasi senza opposizione", ma Lega e Cinque Stelle "aldilà del feeling personale fra Salvini e Di Maio sono molto diversi". Quella varata venerdì, quindi, rischia di essere "una soluzione provvisoria".
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