"La Russia cessi i bombardamenti contro i civili in Siria". Lo ha detto il premier francese Manuel Valls, a Monaco, rivolgendosi al suo omologo russo Dmitri Medvedev, presente alla stessa sessione di lavori della conferenza di Sicurezza. "L'accordo raggiunto venerdì che prevede un cessate il fuoco dei combattimenti entro la settimana prossima "è un primo passo, ma ora devono seguire fatti concreti", ha precisato. Pronta la risposta del premier russo: "Siamo accusati di colpire obiettivi diversi dal terrorismo, ma non ci sono prove".
"La guerra fredda" di Medvedev
Ritengo che le relazioni russo-occidentali ci stiano conducendo verso una nuova guerra fredda". Medved è anche convinto che lo scambio di informazioni non sia sufficiente: "In Siria non c'è alternativa al dialogo internazionale, non possiamo permetterci una nuova Libia, un nuovo Afghanistan o un nuovo Yemen".
Per quanto riguarda il pericolo legato al terrorismo i toni sono stati allarmanti. Valls ha definito i tempi attuali come un'epoca di "iperterrorismo" destinata a durare. "Ci saranno altri grandi attentati, questo è certo", ha infatti spiegato, dichiarando che è giusto essere onesti e riconoscere che si è di fronte a una "minaccia mondiale" e che bisogna perciò trovare nuove strategie per combatterla.
Un'offensiva di terra
Nel frattempo il capo della diplomazia turca ha affermato che la Turchia e l'Arabia Saudita sarebbero pronte a lanciare un'offensiva via terra per combattere il sedicente Stato Islamico in Siria.
ATS/Reuters/CaL
Dal TG12.30: