La polizia di Hong Kong ha ammesso lo sparo di un colpo di pistola come avvertimento durante gli scontri di domenica (avvenuti nei Nuovi Territori) con una parte dei manifestanti pro democrazia "estremamente violenti" tanto che la calma nell'area è ritornata solo intorno alla mezzanotte.
Lo sparo, secondo la ricostruzione riportata in una nota dei vertici della polizia, è dovuto all'evoluzione degli eventi. Viene così spiegato che “un agente è caduto a terra sotto una raffica di colpi fino a rischiare la sua vita, mentre sei colleghi sono accorsi in suo aiuto sfoderando le pistole e puntandole verso dimostranti e giornalisti: uno di loro ha esploso un colpo di avvertimento verso l'alto".
Domenica le forze dell’ordine hanno di nuovo fatto ricorso ai lacrimogeni e, per la prima volta, ai cannoni d'acqua. Sono 15, alla fine del dodicesimo weekend di fila di proteste, gli agenti feriti e che sono stati ospedalizzati. Quasi una quarantina gli arresti, tra cui un quello di dodicenne.
ATS/ANSA/AFP/Swing