Si sono aperti alle 07.00 in Bosnia-Erzegovina i seggi per le elezioni politiche con le quali circa 3,3 milioni di elettori sono chiamati al rinnovo di tutti gli organi del potere centrale e regionale.
Il voto si tiene al termine di una campagna elettorale segnata da forti toni nazionalistici e accuse reciproche fra i leader politici, a conferma delle profonde divisioni etniche che restano nel Paese ex jugoslavo sconvolto dalla guerra del 1992-1995 che provocò 100 mila morti e due milioni di profughi.
Quella bosniaca è una architettura costituzionale estremamente complessa che rende difficile ogni decisione a causa delle contrapposizioni etniche e dei veti incrociati che rallentano il processo di riforme, e in definitiva il cammino del Paese verso l'integrazione europea.
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