Microsoft sembra avallare, in relazione al grave attacco informatico di venerdì in 150 paesi, le conclusioni di diversi esperti secondo i quali il codice di sfruttamento del virus, detenuto dalla National Security Agency statunitense.
Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ritiene che il blocco dei computer interessa una vecchia versione di Windows per la quale l’azienda non fornisce più i correttivi.
Pur riconoscendo le responsabilità del gruppo, Smith rilancia il dibattito sulla confidenzialità delle falle di cui si appropriano i servizi segreti, che le utilizzano per operazioni di spionaggio e di sorveglianza invece di metterle a disposizione dei gruppi tecnologici per accrescere la sicurezza dei sistemi.
Afp/mas