Mondo

Helvetas: “Ecco le sfide che stiamo affrontando in Myanmar”

La testimonianza del direttore locale della ONG svizzera che da anni è presente nel Paese devastato dal terremoto

  • 31 marzo, 19:13
  • 31 marzo, 22:12
07:18

Terremoto in Myanmar, aggiornamento e testimonianza dell'ONG Helvètas

SEIDISERA 31.03.2025, 18:00

Di: SEIDISERA/Bathia/Spi 

“L’accesso alle aree colpite dal sisma è la vera sfida in Myanmar, anche a causa dei conflitti civili in corso”, racconta alla RSI il direttore locale di Helvetas, Prabin Manandhar. L’ONG svizzera, che è tra le organizzazioni partner della Catena della Solidarietà, è attiva da anni nel paese del sud-est asiatico.

SEIDISERA ha raccolto la testimonianza di Manandhar, che lavora a Yangon, la capitale economica che si trova nel sud del Paese. La scossa di venerdì, che nell’epicentro ha raggiunto magnitudo 7.7, è stata avvertita molto forte anche da lui: “Ero in ufficio al sesto piano. Tutto ha tremato in modo incredibile per circa un minuto. Ho subito capito che doveva esserci stata molta distruzione. Yangon non è molto lontana dall’epicentro. Anche ora ci sono delle piccole scosse, ma quel giorno è stato davvero un grande shock”.

L’epicentro del sisma si trova a Mandalay. “Questa è la regione in cui operiamo, in cui ci sono molti progetti di Helvetas - ricorda il direttore locale della ONG -. Mandalay, Sagaing e Naypyidaw, sono le tre aree in cui il terremoto ha colpito. Per questo anche le nostre attività sono in parte compromesse per via dei danni alle infrastrutture. I ponti sono danneggiati, manca l’energia elettrica, ci sono interruzioni nelle comunicazioni”.

Tante persone, continua il nostro interlocutore, “sono ancora intrappolate sotto gli edifici crollati. Le operazioni di ricerca e salvataggio sono iniziate, ma sono già passati tre giorni, quindi non credo che chi è rimasto intrappolato riuscirà a sopravvivere”. Tra le vittime del terremoto c’è anche un operatore di Helvetas: “Uno dei nostri dipendenti e a sua moglie erano in una banca quando l’edificio è completamente crollato. Purtroppo non sono riusciti ad uscire e sono morti”.

Il terremoto ha stravolto anche l’attività svolta dalla ONG, normalmente impegnata a “sviluppare competenze professionali, lavorative e relative alla gestione del reddito”. In questa nuova situazione, spiega Manandhar, “stiamo cercando essenzialmente di fare due cose. Raggiungere le comunità per fornire assistenza di emergenza e raggiungere circa 8’000 famiglie per sostenerle con del denaro. È il modo più rapido per far fronte ai bisogni delle persone, dato che ci sono ancora dei mercati in attività. In questo momento sarebbe comunque molto difficile far arrivare gli aiuti per l’inagibilità di tante strade. Poi gradualmente cominceremo a lavorare sui rifugi di fortuna. Questi sono i nostri piani al momento”. In queste zone, conclude il direttore locale di Helvetas, “dobbiamo costantemente negoziare con le autorità locali per ottenere l’accesso”.

Terremoto, Myanmar (Birmania) 16x9.jpg

Le vittime del terremoto nel Sud-est asiatico hanno bisogno di aiuto

00:54

Myanmar, si aggrava il bilancio delle vittime

Telegiornale 31.03.2025, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare