"Vale la pena farlo"

L'italiano Daniele Nardi e l'inglese Tom Ballard sono morti sul Nanga Parbat. Le due sagome, una blu ed una rossa, ovvero i colori delle loro giacche, avvistate sullo Sperone Mummery a 5'900 metri di quota, sono quelle dei due alpinisti di cui non si avevano notizie dal 24 febbraio scorso. Le ricerche sono quindi terminate. Lo annuncia su twitter l'ambasciatore italiano in Pakistan Giuseppe Pontecorvo.

I loro corpi non verranno recuperati. Su quella montagna, Nardi e Ballard, ci rimarranno dunque per sempre. Il materiale che è stato recuperato dal campo base - effetti personali, attrezzatura e portatili - sarà invece restituito alle famiglie.

Nardi, in preparazione della spedizione, aveva scritto: "Cosa spinge un individuo a patire freddo, disagi, intemperie, fatiche inumane? Tre anni dedicati a un progetto visionario: le invernali al Nanga Parbat. Una sfida al limite del possibile, che porterà la spedizione a dover scegliere tra la vetta e la vita in un susseguirsi di colpi di scena e in uno scenario montano tra i più belli del mondo. Mi piacerebbe essere ricordato come un ragazzo che ha provato a fare una cosa incredibile, impossibile, che non si è arreso e se non dovessi tornare il messaggio che arriva a mio figlio sia questo: non fermarti non arrenderti, datti da fare perché il mondo ha bisogno di persone migliori che facciano sì che la pace sia una realtà e non soltanto un'idea. Vale la pena farlo".

Un ultimo saluto a Ballard, su Facebook, lo ha dato la fidanzata Stefania Pederiva: "La montagna prende, la montagna dà".

ats/joe.p.