Un candidato all'Assemblea costituente venezuelana, il 39enne José Felix Pineda, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in casa sua nella notte, segnata da violenze che hanno fatto almeno altre tre vittime, che ha preceduto l'apertura dei seggi di oggi, domenica. Gli aventi diritti hanno cominciato a votare alle 12.00 ora svizzera, le 6.00 locali, per eleggere l'organo dotato di poteri straordinari voluto a ogni costo da Nicolas Maduro. Il presidente, con la moglie, è stato il primo a presentarsi ai seggi.
Spera con questa scommessa di riportare la pace in un paese piombato in una gravissima crisi economica e in preda a contestazioni in cui da aprile sono rimaste uccise almeno 115 persone. L'opposizione, che boicotta la consultazione, denuncia quella che definisce l'ultima tappa verso la dittatura: se vincitore, Maduro potrà infatti sciogliere il Parlamento in cui i suoi sono minoritari, ritardare nuove legislative e rielaborare la legge elettorale per restare al potere.
La mossa è stata contestata anche all'estero: la vicina Colombia non riconoscerà il risultato, gli Stati Uniti hanno già deciso sanzioni e ne preparano altre e anche la Svizzera aveva lanciato un appello a Maduro.
pon/AFP