I venezuelani sono favorevoli all’integrazione di una vasta parte della Guyana. È quanto emerge dalla votazione consultiva andata in scena domenica, in cui oltre il 95% dei cittadini avrebbe detto “sì” alla proposta di creare uno Stato denominato Guyana Esequiba da integrare alla Federazione venezuelana. Lo ha reso noto nella notte Elvis Amoroso, presidente dell’autorità elettorale.
“La vittoria nel referendum sull’Esequibo è stata schiacciante, e con essa abbiamo fatto i primi passi per una nuova e potente tappa storica che rafforza la nostra ambizione di sovranità sul territorio” ha detto il presidente del Venezuela, Nicolàs Maduro, commentando il risultato del referendum. E ha aggiunto che il risultato rappresenta una “sconfitta del governo della Guyana e della compagnia statunitense ExxonMobil” che “sfruttano illegalmente le risorse petrolifere”.
Si tratta di un contenzioso che era stato dimenticato per decenni, ma che è riemerso nel 2015, quando la statunitense ExxonMobil ha rilevato nell’area importanti riserve di petrolio. Oggi, dopo appena quattro anni dalla messa a punto della rete di produzione, il piccolo Paese è in grado di pompare quasi 400’000 barili al giorno.
Negli scorsi giorni la Corte internazionale di giustizia dell’Aja aveva intimato al Venezuela di astenersi da qualsiasi azione che modifichi lo statu quo dell’Esequibo.
Notiziario delle 10:00 del 04.12.2023
Notiziario 04.12.2023, 10:30
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Il Venezuela rivendica parte della Guyana
Telegiornale 03.12.2023, 20:00