L’accordo raggiunto martedì mattina a Bruxelles ha suscitato la soddisfazione dei leader europei, che al termine del meeting durato oltre quattro giorni – record assoluto in questo ambito per l’Unione europea – hanno espresso subito il loro apprezzamento per il risultato raggiunto sui social media e in conferenza stampa.
"Per la prima volta si fa un legame diretto tra rispetto dello stato di diritto e risorse finanziarie" e il vertice ha dimostrato la sua "determinazione ad agire" su questo fronte. È stato il commento a caldo rilasciato dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel rispondendo a una domanda sul compromesso raggiunto.
"Questo accordo è il segnale che l'Europa è capace di agire. L'Europa ha il coraggio e l'immaginazione di pensare in grande", ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha ringraziato Charles Michel, ("questo successo è pure suo") e la cancelliera tedesca Angela Merkel, per la capacità di guidare oltre 90 ore di negoziato.
Proprio la Merkel al termine del Consiglio europeo ha dichiarato di essere "molto contenta" dell'accordo raggiunto, affermando anche di essere "sollevata" del fatto che i leader europei siano arrivati a un’intesa. La cancelliera ha poi precisato che il raggiungimento di tale accordo ha inviato un "buon segnale" all'Europa.
Macron: "Un vertice con conclusioni storiche"
Dal canto suo il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato come sia stato “un vertice le cui conclusioni sono storiche”, considerato che “in due mesi siamo riusciti a far diventare realtà un piano di rilancio” molto complesso. Secondo il capo di Stato francese "il Recovery plan è un cambiamento storico della nostra Europa e della zona euro".
Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, ha invece rimarcato che Roma avrà una grande responsabilità: con 209 miliardi dall’Europa abbiamo la possibilità di far ripartire l'Italia con forza e cambiarle volto. Ora dobbiamo correre". Conte ha rimarcato che tutti sono “soddisfatti, avendo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo".
Soddisfatti anche gli Stati "frugali"
Positivi sono in particolare i commenti degli esponenti di quegli Stati che puntavano a limitare sconti e contributi a fondo perduto. Il primo ministro olandese Mark Rutte, tra i piiù strenui difensori dell'orientamento frugale, ha dichiarato su Twitter che iil risultato raggiunto "è un buon pacchetto", che "difende gli interessi olandesi e che renderà l'Europa più forte e resiliente".
Gli fa eco il premier austriaco Sebastian Kurz, il quale ha twittato: "Dopo quattro giorni di trattative siamo riusciti ad ottenere un buon risultato per l'UE e per l'Austria sul Quadro finanziario pluriennale e sul Recovery Instrument. Grazie a tutti i colleghi, in particolare ai frugali!".
Gli ha fatto eco la premier finlandese Sanna Marin, accodatasi nelle fasi finali del vertice a quelle nazioni definite appunto “frugali”, affermando che un "accordo al Consiglio europeo sul quadro finanziario pluriennale ed il Recovery fund raggiunto dopo lunghi e difficili negoziati. Il risultato finale può essere considerato buono dal punto di vista della Finlandia".
UE, accordo sul recovery fund
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