Il G20 al via oggi, lunedì 18 novembre, è il primo incontro dei leader mondiali ad alto livello dopo le elezioni americane. Gli occhi rimangono puntati sugli Stati Uniti proprio dopo la vittoria di Donald Trump, con i democratici che preparano le valigie mentre il presidente USA uscente Joe Biden arriva in Brasile con poco da offrire. Tutti si interrogano sulla nuova rotta che prenderà la Casa Bianca. “Gli Stati Uniti - riferisce al TG della RSI Alexadre Pires, ricercatore dell’ Istituto Brasiliano Economia di mercato - non possono smettere di espandere la loro influenza consolidando le alleanze già esistenti. C’è una pressione molto forte da parte della Cina e della Russia che, attraverso i BRICS, vogliono aumentare il loro peso specifico. Il mondo sta tornando ad un sistema di zone di influenze regionali; Washington ha bisogno di riposizionarsi per non perdere terreno”.
La mobilità del Sud Globale
Il Sud globale, che sarà protagonista a Rio de Janeiro, è un concetto nuovo, che non rappresenta però un blocco monolitico e supera l’idea ormai antiquata dei Paesi emergenti. Le sinergie si basano su interessi specifici e non su barriere ideologiche, come in passato. In un mondo più complesso i leader cercano di trarre vantaggi specifici tra sfide e opportunità incrociate. Per Vinicius Rodigues, della Fondazione Armando Alvares Penteado, “esistono diversi Sud globali. Sono Paesi che, a seconda delle circostanze, possono allinearsi al blocco euro-atlantico o a quello formato da Cina e Russia. Questa mobilità impedisce di fatto la formazione di due schieramenti antagonisti, perché questo potrebbe portare, date le attuali crisi, a un conflitto globale su larga scala”.
Il ruolo della Svizzera
La Svizzera ha seguito da vicino i lavori preparatori al G20 e, pur non facendo parte del ristretto gruppo delle più grandi economie globali, Berna è riuscita a costruire rapporti di dialogo e collaborazione con i diversi Paesi. “Noi riusciamo a parlare con tutti, ha riferito il Segretario di Stato del DFAE, Alexadre Fasel. Beneficiamo del nostro profilo particolare in politica estera, in primis della nostra neutralità. Il fatto che non siamo stati una potenza coloniale ci aiuta poi a dialogare con i Paesi del sud globale come il nostro impegno a partire dal ruolo internazionale di Ginevra a favore di una buona governance mondiale”.
Brasile, concluso il G20 Social
Telegiornale 16.11.2024, 20:00