"Non so se, in caso di vittoria di Hillary Clinton, accetterò il risultato": così Donald Trump in occasione dell’ultimo dibattito con la sua opponente democratica prima delle elezioni presidenziali statunitensi del prossimo 8 novembre. Clinton che, secondo gli ultimi sondaggi, avrebbe dai 7 ai 9 punti di vantaggio sul candidato repubblicano alla Casa Bianca. Una dichiarazione senza precedenti, alla quale la diretta interessata ha reagito, definendola "orribile".
Trump dal canto suo continua a parlare di "elezioni truccate", e a respingere tutte le accuse di molestie sessuali mosse negli ultimi giorni nei suoi confronti, definendole "menzogne" di una "fiction" architettata dai suoi avversari politici e da donne in cerca di fama.
In occasione del dibattito, tenutosi alla University of Nevada, Las Vegas, il gelo è stato più marcato del solito: nessuna stretta di mano tra i due opponenti, né prima né dopo la discussione. I toni, certo, sono stati meno accesi di quella precedente, ma lo scambio di critiche è comunque stato pesante. L’ex first lady accusa il tycoon di "denigrare la democrazia americana", di essere "il candidato presidenziale più pericoloso della storia", ma soprattutto di essere "un burattino" nelle mani di Vladimir Putin. La replica non si è fatta attendere: oltre ad aver descritto l’avversaria come la candidata "più odiosa", il 70enne ha aggiunto: "A te Putin non piace perché è stato più furbo di te e di Obama, in Siria e ovunque".
I due si sono poi confrontati anche su temi decisivi come il ruolo della Corte Suprema, l’aborto (contrario lui, favorevole lei), le armi e l’immigrazione.
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Dal TG12.30:
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