Il panico sui mercati per il crollo di Wall Street arriva quasi in coincidenza dell'intervento di Donald Trump in Ohio ma il presidente statunitense, nel suo discorso di 40 minuti sull'economia, non accenna al tonfo della borsa di New York che, nel giorno dell'insediamento di Jerome Powell alla guida della FED, affonda e brucia i guadagni accumulati dall'inizio dell'anno.
Così, mentre il Dow Jones chiude perdendo il 4,62% con il calo percentuale maggiore dal 2011 (l'indice e' arrivato a perdere nel corso della seduta fino al 6,12% o quasi 1'600 punti, per poi chiudere in calo di 1'175.21 punti, il calo maggiore della sua storia in una sola giornata), Trump ha incentrato tutto il suo discorso allo stabilimento di Sheffer Corporation sui benefici della riforma delle tasse e sul buon andamento dell'economia.
Il capo della Casa Bianca ha fatto del rally dei listini americani un suo cavallo di battaglia per illustrare il successo delle sue ricette economiche. Ma nel giorno del disastro per il Dow Jones, Trump non ha accennato a quanto successo a Wall Street.
ATS/M. Ang.